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FINEST INVESTE NEL PIANO DI ESPANSIONE INTERNAZIONALE DI PMP INDUSTRIES IN BOSNIA ED ERZEGOVINA

Prevista nella Republika Srpska una nuova fonderia da 40mila tonnellate di ghisa all’anno per presidiare la filiera produttiva europea nella post globalizzazione

Pordenone - Coseano, 21 marzo 2025 – Finest, la finanziaria per l’internazionalizzazione delle imprese del Nordest italiano, ha perfezionato un investimento strategico da 5 milioni di euro a supporto del piano di espansione globale di PMP Industries, gruppo con sede a Coseano (UD) e leader nella produzione di sistemi integrati di trasmissione per macchine industriali. L’operazione si articola in una partecipazione di minoranza di 2 milioni di euro nel capitale sociale della newco estera PMP Drive Systems Laktaši e in un finanziamento diretto di 3 milioni di euro, entrambi con durata di 8 anni. L’accordo è stato sottoscritto oggi nella sede dell’azienda.

L’investimento finanzia, in particolare, la costruzione di una nuova fonderia specializzata nella produzione di componentistica in ghisa nella Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina, dove il gruppo friulano è da tempo presente con propri stabilimenti. Questo progetto rientra nella strategia di PMP Industries che intende riorganizzare le filiere produttive e di approvvigionamento, internazionalizzando la produzione di componenti chiave e riducendo la dipendenza degli stabilimenti europei da fornitori esterni, in particolare del Far East. La fonderia rafforzerà la competitività del Gruppo sui mercati internazionali, con ricadute positive sulla capogruppo italiana e sull’indotto locale. Si prevede, inoltre, un incremento occupazionale significativo: l’organico del Gruppo passerà dagli attuali 1.000 addetti a 1.600 entro il 2028, di cui 800 nella sede di Coseano. 

La partnership con PMP Industries vanta una storia consolidata, iniziata nel 2007 con un primo investimento condiviso – ha commentato Eros Goi, direttore di Finest -. In un contesto globale in continua evoluzione, PMP Industries ha dimostrato una straordinaria capacità di anticipare i cambiamenti, capitalizzando la sua natura di azienda già fortemente internazionalizzata. L’apertura della fonderia a Laktaši è una mossa strategica che risponde al trend di regionalizzazione delle filiere produttive: un progetto ambizioso e strutturato con impatti positivi attesi per il territorio del Nordest italiano. Siamo fieri di accompagnare PMP Industries in questa nuova fase di crescita”.

Si tratta di una tappa fondamentale della riorganizzazione produttiva che stiamo completando alla luce dei cambiamenti in corso in quella che possiamo definire post globalizzazione – ha spiegato il fondatore e presidente di PMP Industries Luigino Pozzo –. Stiamo regionalizzando la nostra attività in due macro aree, Europa-America da una parte e Asia con Cina e India dall’altra, che verranno servite attraverso due autonome filiere produttive in grado di essere così resilienti ai rapidi mutamenti geopolitici. La fonderia in Bosnia Erzegovina, con un investimento di 30 milioni di euro su una superficie di 92mila metri quadrati, consente ai nostri stabilimenti europei, in particolare a quello Promec di Coseano, di accorciare e aver garantito l’approvvigionamento di componenti prima realizzati nel Far East, così da metterci al sicuro da rischi geopolitici. L’ottimo rapporto creato con le istituzioni e la comunità della Repubblica serba della Federazione, dove siamo presenti fin dal 2006, ci ha convinto a investire in un nuovo impianto da 40mila tonnellate all’anno a Laktaši e nell’ampliamento di quello di Gradiška, tra essi distanti pochi chilometri. Premianti risultano essere sia il basso costo dell’energia, inferiore del 65% rispetto all’Italia, e del personale, che viene formato in base alle esigenze dell’industria, sia la dotazione infrastrutturale. Ma proprio questo investimento in un Paese dei Balcani occidentali ad appena 5 ore di auto dal nostro quartier generale e in avvicinamento all’Unione Europea può rendere più competitiva un’azienda a forte internazionalizzazione come la nostra. Mettiamo così al riparo i nostri stabilimenti europei dalle mutevoli condizioni geopolitiche, di fluttuazione monetaria e di costi e tempi della logistica sempre più evidenti nei rapporti con il Far East. Ne beneficeranno – ha concluso Pozzo - i nostri clienti europei e americani che potranno contare su una stabilità di quantità e qualità dei prodotti PMP Industries. Opportunità colta anche dalle istituzioni italiane a partire dal governo nazionale, con la prossima partecipazione di Simest, e dalla finanziaria regionale Finest con questa operazione”. 

Il Gruppo PMP Industries è presente a livello globale con 10 società operative, tra cui stabilimenti produttivi in Italia, Cina, India, Malesia e Bosnia ed Erzegovina e sedi commerciali in Cina, Usa e Brasile, che gli consentono di fornire primari marchi industriali in tutto il mondo.